DIETA ED ASSE INTESTINO-OCCHIO
La prima azione che possiamo mettere in campo per mantenere in buona salute il microbiota è quindi curare l’alimentazione. Una dieta ricca di alimenti che supportano la flora intestinale, come verdure, legumi e cereali integrali, può contribuire a mantenere in equilibrio questo microbioma. La dieta mediterranea, in particolare, ha mostrato un notevole potenziale prebiotico, favorendo la crescita di batteri benefici nel colon e contribuendo al benessere generale.

L’asse intestino-occhio è un legame affascinante tra la salute dell’apparato digerente e la salute degli occhi. Con una dieta ricca di nutrienti, terapie innovative e abitudini di vita sane, è possibile mantenere l’equilibrio del microbiota e proteggere efficacemente la vista.
Gli alimenti ricchi di acidi grassi omega-3, come il pesce azzurro e i semi di lino, forniscono acidi grassi essenziali che possono ridurre l’infiammazione e sostenere direttamente la retina. Questi componenti della dieta contribuiscono a mantenere intatta la barriera intestinale, limitando la traslocazione delle tossine batteriche nel flusso sanguigno, un meccanismo che spesso gioca un ruolo nelle malattie croniche degli occhi.
Infine, anche fattori esterni come l’attività fisica regolare e la gestione dello stress hanno un’influenza positiva sul microbiota. L’esercizio fisico migliora la diversità microbica e promuove la motilità intestinale. Una gestione efficace dello stress abbassa i livelli di cortisolo, riducendo al minimo i cambiamenti nella permeabilità intestinale e il suo impatto sull’asse intestino-occhio.
Gli alimenti e i prodotti che promuovono la salute intestinale sono diventati estremamente popolari negli ultimi anni. Tra questi, i prebiotici e i probiotici sono termini che spesso vengono menzionati.
Solo in caso di accertate carenze nutrizionali, si può poi ricorrere (generalmente per periodi limitati) a integratori a base di probiotici (Lactobacillus rhamnosus o il Bifidobacterium breve), cioè con batteri vivi che raggiungono e ripopolano il microbiota dell’intestino e integratori a base di prebiotici, cioè contenenti sostanze che stimolano la proliferazione dei batteri già presenti nell’intestino.
I Probiotici
I probiotici, come definisce l’OMS, sono “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”.
Per essere considerati tali, i probiotici devono essere di origine umana e devono riuscire a superare tutti i vari ostacoli che il nostro corpo mette davanti: devono infatti resistere all’acidità dello stomaco e della bile, aderire alla mucosa intestinale e riuscire a riprodursi. I probiotici possono aiutare a ripristinare la salute ottimale dell’intestino, soprattutto quando si stanno assumendo antibiotici o in caso di intolleranza al lattosio.

I probiotici più comuni includono:
- Lattobacilli: presenti nello yogurt, nel kefir e in alcuni prodotti fermentati.
- Bifidobatteri: presenti nel latte materno e in alcuni latti fermentati.
- Saccharomyces boulardii: un lievito utilizzato come probiotico.
Diversi Studi scientifici suggeriscono che i probiotici possano apportare benefici per la salute quali:
- Miglioramento della digestione e riduzione dei disturbi intestinali come diarrea e sindrome dell’intestino irritabile (IBS);
- Supporto del sistema immunitario: i probiotici stimolano la produzione di cellule immunitarie e contribuiscono alla prevenzione di infezioni gastrointestinali.
I priobiotici hanno mostrato effetti benefici in caso di:
- Diarrea associata ad antibiotici;
- Enterite e diarrea da Rotavirus;
- Rafforzamento delle difese immunitarie intestinali.
- Stimolo sullo sviluppo linfoide associato alla mucosa intestinale, con conseguente rinforzamento delle difese immunitarie intestinali e generali;
- Possibile diminuzione dei livelli di colesterolo nel siero;
- Possibile riduzione delle allergie alimentari.
I probiotici manifestano modesta efficacia in caso di:
- Diarrea del viaggiatore;
- Helicobacter pylori;
- Malattie intestinali infiammatorie (morbo di Crohn, colite ulcerosa);
- Prevenzione del tumore al colon;
- Malattia diverticolare e sindrome del colon irritabile;
- Allergie alimentari;
- Colesterolo alto;
- Stitichezza cronica;
- Vaginite batterica ed infezioni da Candida;
- Carie dentale ed altre affezioni del cavo orale;
- Infezioni delle vie urinarie;
- Benefici per la salute mentale: esiste una correlazione tra microbiota intestinale e salute mentale, e alcuni probiotici possono influire positivamente sull’umore e ridurre i sintomi dell’ansia.
Il momento migliore per assumere i probiotici è subito prima di andare a letto , in quanto l’intestino, organo interessato alla loro azione protettiva, è piuttosto inattivo di notte. Assumendo un probiotico di notte, quando l’intestino ha scarso movimento, comporta una azione migliore del probiotico che potenzialmente si integra nell’intestino e aderisce meglio alle pareti intestinali. L’assunzione di probiotici offre benefici nell’arco di 1-2 settimane per la salute intestinale e il sistema immunitario. Tuttavia, gli effetti benefici spesso si dissipano se si interrompe l’assunzione. Pertanto, per ottenere benefici prolungati, è consigliato un ciclo di 8-12 settimane o, in alcuni casi, l’assunzione continua, soprattutto se si hanno problemi gastrointestinali cronici come la sindrome dell’intestino irritabile.
LETTURE CONSIGLIATE
- Veneruso I, Tomaiuolo R, Cariati R, D’argenio V. Il microbiota umano: il buono, il brutto e il cattivo. Biochimica clinica, 2021. vol.45 n.2.
- Sughera L. Microbiota intestinale, probiotici e benessere. Pacini Medicina. Febbraio 2012. Pag. 1-16.
- Bindels LB, Delzenne NM, Cani PD, Walter J. Towards a more comprehensive concept for prebiotics. NatRevGastroenterolHepatol. 2015;12(5):303-310. doi:10.1038/nrgastro.2015.47
- https://www.microbiologiaitalia.it/didattica/probiotici-prebiotici/
- https://www.microbiologiaitalia.it/batteriologia/relazione-mente-pancia-limportanza-dei-probiotici/
ICONOGRAFIA
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