OMEOPATIA E MEDICINE ALTERNATIVE
L’occhio è continuamente sottoposto all’azione di agenti esterni
irritanti quali polvere, smog, vento, allergeni, radiazioni UV, che nel tempo
possono condizionarne lo stato di salute. Una corretta lubrificazione e
idratazione della superficie congiuntivale è essenziale per mantenere la salute
dell’occhio. Quando questa viene a mancare, i nostri occhi ne risentono.
Fra i disturbi oculari di più frequente riscontro, ci sono sicuramente la
congiuntivite, la disfunzione lacrimale, comunemente detta “occhio secco”,
l’abrasione corneale, le emorragie sottocongiuntivali, i calazi e gli orzaioli.
Questi disturbi risultano spesso fastidiosi e possono interessare diverse
tipologie di pazienti. In base alla mia esperienza, in questi casi i medicinali
omeopatici rappresentano una valida opportunità terapeutica: donano un rapido
sollievo, sono solitamente privi di effetti collaterali, possono essere
somministrati a pazienti di tutte le età, anche ai portatori di lenti a
contatto, e permettono l’uso concomitante di altre terapie farmacologiche,
laddove necessario.
La Blefarite
Per Blefarite si intende un’infiammazione acuta o cronica localizzata al bordo delle palpebre. Si può manifestare a qualsiasi età, più volte, interessando un solo occhio o entrambi. Anche se fastidiosa, la blefarite in genere non causa danni permanenti alla vista e non è contagiosa. In genere, si manifesta con i seguenti disturbi (più evidenti al mattino):
- Bordi delle palpebre rossi e gonfi
- Lacrimazione eccessiva
- Secchezza, bruciore, prurito ed irritazione agli occhi
- Formazione sulle ciglia di crosticine simili a forfora
Di solito la blefarite provoca irritazione, gonfiore e prurito a palpebre e ciglia. Per questo motivo si tende spesso, sbagliando, a strofinare con la mano la palpebra infiammata. A seconda della gravità con cui si presenta, la blefarite può determinare altri disturbi (sintomi), più o meno frequenti, quali:
- Occhi umidi e arrossati
- Palpebre appiccicose, con difficoltà nell’aprire gli occhi al mattino
- Visione annebbiata
- Sensazione di sabbia o di corpo estraneo negli occhi
- Infiammazione estesa ad altre parti dell’occhio, in particolare alla cornea
- Presenza di forfora o crosticine alla base delle ciglia, con la sensazione di ciglia “croccanti” o unte
- Bruciore agli occhi
- Maggiore sensibilità alla luce (fotofobia)
- Margini delle palpebre gonfie
- Sensazione di calore sul bordo palpebrale
- Disagio nell’utilizzo delle lenti a contatto
- Crescita anormale o, nei casi più gravi, caduta delle ciglia (madarosi)
La Blefarite colpisce specialmente chi soffre di congiuntivite.
In erboristeria la blefarite viene trattata con impacchi e lavaggi oculari a base di piante ricche di mucillagini e principi attivi ad azione astringente (come i tannini) ed antinfiammatoria.

Le piante medicinali ed integratori utili contro la Blefarite e la Congiuntivite sono Aloe, Malva, Eufrasia, Meliloto, Piantaggine, Camomilla, Altea:
- Piantaggine (Plantago lanceolata L.): INFUSO .- 10 grammi di foglie (taglio tisana) i in 500ml di acqua bollente; infondere per 10 minuti, filtrare, lasciare intiepidire ed utilizzare per lavaggi e impacchi.
- Eufrasia (Euphrasia officinalis L.): DECOTTO – 10 grammi di pianta intera (taglio tisana) in 500ml di acqua. Filtrare, lasciare intiepidire ed utilizzare per impacchi e lavaggi.
- Meliloto (Melilotus officinalis L.): INFUSO – 5 grammi di sommità fiorite (taglio tisana) in 300ml di acqua; infondere per 10 minuti, filtrare, lasciare intiepidire ed utilizzare per lavaggi ed impacchi.
- Malva (Malva Silvestris L.). INFUSO – 10 grammi di Miscela di foglie, radici e i fiori freschi (taglio tisana) in 300ml di acqua; infondere per 10 minuti, filtrare, lasciare raffreddare ed utilizzare per lavaggi ed impacchi
- Camomilla (MatricariaRecutita, fiori) 1 cucchiaio da minestra + Eufrasia (Euphrasia officinalis, erba) 1 cucchiaio da minestra + Rosmarino (Rosmarinusofficinalis, rametti fogliati) 1 cucchiaio da minestra. Mettere in infusione per 20 minuti in un litro d’acqua e fare impacchi contro la blefarite utilizzando del cotone.
Il
calazio e l’orzaiolo
L’orzaiolo è un processo infiammatorio di origine batterica delle ghiandole di
Zeiss. Si presenta come un rigonfiamento rosso, spesso è molto doloroso al
minimo contatto o allo sbattere delle ciglia e si accompagna quasi
costantemente alla sensazione di corpo estraneo nell’occhio.
Si può intervenire con
- Euphralia: per ristabilire un corretto film lacrimale e favorire la guarigione dell’orzaiolo;
- Staphysagria: per alleviare la sensazione di sabbia negli occhi o di presenza di un corpo estraneo;
- Belladonna; estremo arrossamento ed infiammazione.
Il calazio è un processo infiammatorio
generico delle ghiandole di Meibonio che, disposte nella palpebra,
contribuiscono a produrre quelle secrezioni oleose che consentono una buona
lubrificazione della congiuntiva e della cornea. Ha l’aspetto di una ciste che
compare sulla palpebra e non provoca dolore. La sua formazione può dipendere da
costituzionalità, disordini alimentari, patologie del tratto intestinale (come
la colite spastica) e stati ansiosi.
Si può intervenire con;
- Aconitumnapellus nella fase acuta;
- Thuya: nella fase cronica.
In entrambi i casi, la terapia può essere
associata al collirio Euphralia che consente di alleviare la sintomatologia
irritativa grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e decongestionanti.
La Congiuntivite
La congiuntivite è un’infiammazione del sottile strato di tessuto, chiamato
appunto congiuntiva, che copre la superficie interna delle palpebre e
quella anteriore del bulbo oculare. La congiuntiva viene lubrificata dalla
secrezione emessa dalle ghiandole lacrimali e ha la funzione di difendere l’occhio
dai microrganismi e di proteggerlo da sostanze ed oggetti estranei.
La congiuntivite è una delle malattie oculari più comuni e può manifestarsi in forma acuta o cronica. Può colpire un solo occhio e poi estendersi ad entrambi. Può infatti essere causata da un’infezione batterica, virale o da altri microorganismi o parassiti (congiuntivite infettiva).
Può anche derivare da una reazione allergica a elementi come pollini, acari della polvere, peli di animali, farmaci (congiuntivite allergica) o dal contatto con sostanze chimiche quali saponi, cosmetici, acidi, alcali, e anche da agenti fisici di varia natura, tra cui l’esposizione eccessiva ai raggi solari e ad altre radiazioni (congiuntivite da agenti chimici e fisici).
I sintomi provocati dalla congiuntivite variano in base alle cause che hanno determinato l’infiammazione. Includono:
- Arrossamento degli occhi (iperemia)
- Aumento della secrezione lacrimale
- Sensazione di corpo estraneo negli occhi (come “sabbia”)
- Gonfiore delle palpebre
- Sensibilità alla luce (fotofobia)
- Secrezione purulenta (in particolare, nelle congiuntiviti infettive, al mattino l’occhio presenta una secrezione appiccicosa sulle ciglia, in genere di colore giallastro)
- Prurito
- Dolore/fastidio agli occhi (se vi è un coinvolgimento della cornea)
- Visione appannata o offuscata.
La congiuntivite
irritativa si manifesta spesso la cosiddetta “allergia dell’occhio urbano”
o Urban Eye Allergy, caratterizzata da bruciore, prurito e irritazione della
congiuntiva, dolore, lacrimazione abbondante e presenza di secrezione. I
principali fattori scatenanti di questa infiammazione sono polvere, smog e
fumo; altri agenti irritanti da tenere in considerazione sono il vento e il
cloro delle piscine. In genere lamentano questo disturbo il 42% dei bambini.
La congiuntivite allergica fa abitualmente parte di una sindrome
allergica più ampia, ma può presentarsi da sola per contatto diretto con
sostanze veicolate dall’aria. A causarla possono essere tutti fattori che
possono irritare gli occhi più sensibili, provocando lacrimazione, prurito
congiuntivale, iperemia, sintomi di rinite concomitante (starnuti, ostruzione
nasale, prurito nasale).
Sono sempre più
frequenti i casi di congiuntivite allergica da contatto, disturbo
causato da una reazione di ipersensibilità ad alcune sostanze, per esempio
quelle contenute nei cosmetici. Sarebbe meglio evitare i prodotti che
contengono, per esempio, parabeni e derivati del petrolio che possono causare
irritabilità e dermatite da contatto. Se ci si strucca in maniera frettolosa, i
residui di trucco possono causare irritazioni della congiuntiva che, se non
opportunamente curate, possono portare a infiammazioni e infezioni batteriche.
Una buona abitudine è quella di detergere sempre gli occhi a fine giornata,
rimuovendo trucco e impurità con uno struccante occhi delicato.
In caso di congiuntivite irritativa e/o allergica si consiglia il collirio
omeopatico Euphralia per un immediato sollievo all’occhio.
Oltre a
Euphralia, chi soffre di congiuntivite può utilizzare anche alcuni medicinali a
nome comune:
▪ Apis
mellifica: indicato se sono presenti secrezione congiuntivale, edema e gonfiore
palpebrale e se il paziente lamenta dolore oculare pungente e bruciante e
sensazione di miglioramento con applicazioni fredde.
▪ Aconitumnapellus:
utile se l’arrossamento oculare compare all’improvviso e si sviluppa
rapidamente e se il paziente lamenta anche dolori oculari e un peggioramento
dei sintomi a seguito di un’esposizione al vento o per un colpo d’aria.
LETTURE CONSIGLIATE
1. Ullman R., Ullman J.R.,
Omeopatia pratica, Red Edizioni, Como, 2000.
2. Mandice A., Vademecum di omeopatia: manuale operativo di terapia omeopatica, Enea, Milano, 2009.
3. Bressan P., Gramacchio R. C., Manuale pratico di omeopatia, Giunti Editore, Firenze, 2009
ICONOGRAFIA
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