IGIENE OCULARE (2/2)

Igiene oculare e videoterminale

Nel mondo circa il 90% delle persone utilizza dispositivi digitali per più di 2 ore al giorno e di queste più del 65% per più di 5 ore/die. Tutto questo, durante l’arco della giornata, può essere responsabile di sintomi e segni clinici ben definiti: mal di testa, visione confusa con occhi asciutti e affaticati (astenia). Gli oculisti lo definiscono “Computer Visione Syndrom (CVS). Per migliorare tale situazioni, si dovrebbero seguire tale consigli: 

  • Se si lavora al computer, il corpo deve formare angoli di 90 gradi ai gomiti, alle ginocchia ed ai fianchi;
  • Utilizzare una tastiera separata per favorire una migliore postura;
  • Posizionare il computer in modo da poter leggere lo schermo senza piegare il collo;
  • Utilizzare una sedia che consenta il movimento, dotata di supporto posteriore;
  • Inclinare lo schermo in modo da non aver bisogno di piegare il collo e posizionare il mouse in modo che i polsi si trovino in una posizione neutra (quella in cui sono allineati con il braccio sollevato, e non sopra di esso);
  • Concedersi brevi pause frequenti, ogni 20 minuti in modo da garantire il dovuto riposto ai muscoli;
  • Bere molta acqua può aiutare a mantenere i dischi della schiena lubrificati;
  • Inoltre, fare attenzione ai segnali di pericolo, compresi il dolore e il formicolìo.

Istruzione per l’igiene visiva

  • Di tanto in tanto, durante la lettura, punta lo sguardo su un oggetto distante e lasciate che i suoi dettagli vengano a fuoco. Mantenete la coscienza degli altri oggetti ed i dettagli intorno. Fate questo almeno alla fine di ogni pagina.
  • Quando studi, infila un segnalibro qualche pagina più avanti, arrivati alla pagina del segnalibro alzatevi e passeggiate all’interno della stanza osservando lontano. Sedete in posizione eretta.
  • Esercitati a tenere la schiena poco arcuata mentre leggete e scrivete.
  • Evita di leggere mentre giacete a pancia in giù o in su, evitate di leggere a letto.
  • Deve esserci una adeguata illuminazione generale ed una buona illuminazione centrale nel punto dove studiate o lavorate.
  • L’illuminazione del posto dove studi dovrebbe essere almeno il doppio di quella generale. Inclinate il libro di circa 20°, circa 10 cm.
  • State lontano dallo schermo della televisione con una distanza che varia da 1,80/2,40 metri.
  • Favorisci l’osservazione di oggetti posti oltre la finestra, meglio se fate una passeggiata all’aria aperta.
  • Quando si è all’aria aperta punta un oggetto all’altezza degli occhi, allo stesso tempo cerca di essere coscienti di dove si trovano gli oggetti tutto intorno.
  • Camminare a testa alta guardando in avanti senza per forza fissare sempre oggetti. Diventare molto coscienti di ciò che si trova oltre l’oggetto nella cui direzione si guarda, che sia una persona, una pagina stampata, la TV o qualsiasi altro oggetto

La lunga permanenza al videoterminale riduce la frequenza di ammiccamento cioè l’apertura e la chiusura delle palpebre. Questo produce un’alterazione della stabilità del film lacrimale a seguito della evaporazione della componente acquosa.

I sintomi si possono riassumere in:

  • Bruciore;
  • Senso di corpo estraneo;
  • Secchezza;
  • Dolorabilità.

Il problema si accentua anche per via dei campi magnetici generati dal computer o da altre fonti presenti in ambiente, in quanto determinano uno spostamento dei corpuscoli di polvere.

É consigliabile l’uso di lacrime artificiali che riducono temporaneamente i disturbi derivati dall’occhio secco. Infatti, la loro azione è diluente,  stabilizzante, correttiva e nutritiva.

L’azione diluente di una lacrima artificiale restituisce alla lacrima un sufficiente effetto detergente ed umidificante.

L’azione stabilizzante mantiene e ripristina la stabilità del film lacrimale. Se la secrezione lacrimale e quantitativamente scarsa o qualitativamente alterata, il film lacrimale tende ad essere instabile e a rompersi facilmente, lasciando aree della cornea asciutte. I sostituti lacrimali contengono sostanze mucomimetiche che per mettono di correggere l’instabilità lacrimale. 

L’azione correttiva è una caratteristica dei sostituti lacrimali di riprodurre  mantenere e le caratteristiche fisico-chimiche delle lacrime naturali.

L’azione nutritiva è determinata da sostituti lacrimali che presentano nella loro composizione sostanze che ripristinano la struttura della superficie oculare e la fisiologia della lacrima naturale.

Al termine della giornata lavorativa, si possono effettuare impacchi con garze medicate per almeno due minuti allo scopo di favorire la risoluzione del gonfiore palpebrale.

Igiene oculare terapeutica

Per individui con infezioni o infiammazioni oculari come congiuntiviti, calazi, orzaioli e blefariti, l’igiene dell’area perioculare, in associazione alla terapia medica più opportuna, è un fattore indispensabile per limitare la sintomatologia e accorciare il decorso della malattia. L’utilizzo delle garze sterili e monouso danno un immediato sollievo. Bisogna frizionare per alcuni minuti e con delicatezza lungo il marine palpebrale e tra le ciglia, tale da poter asportare le squame, le secrezioni e favoriscono la fluidificazioni del sebo prodotto dalle ghiandole.  

Nei pazienti sottoposti a chirurgia oculare, nella fase pre e post-operatoria, un’accurata pulizia perioculare è fondamentale per prevenire l’instaurarsi e il propagarsi di infezioni oltre che a favorire la guarigione. In questi casi la pulizia deve essere fatta necessariamente con sistemi sicuri. Nel post-operatorio immediato è utile evitare il contatto diretto con l’acqua e con i normali detergenti. Un delicato impacco e un massaggio delle palpebre con garze sterili medicate riduce il gonfiore e le secrezioni palpebrali. Inoltre, bisogna essere attenti nell’eseguire la terapia in ambito domestico. Fa parte dell’igiene comportamentale la corretta instillazione di colliri e l’applicazione di pomate: il collirio o la pomata si applica rovesciando leggermente la palpebra inferiore con l’indice, fino a che il fornice forma una doccia: Si deve fare attenzione a non toccare la superficie oculare con il beccuccio del collirio o della pomata per evitare una conseguente contaminazione.

Se la terapia medica prevede l’instillazione di più colliri, si deve far è passare almeno 5 minuti tra un collirio e l’altro. Inoltre, se si deve anche applicare una pomata è meglio applicarla dopo i colliri, altrimenti la elevata densità non permettere il passaggio e l’azione del collirio.

Alcuni consigli utili dell’AAO (American Academy of Ophthalmology)

  • Effettuare visite mediche oculistiche periodiche;
  • Mantenere una distanza di circa 60 cm dal monitor del computer, con posizione di sguardo leggermente verso il basso;
  • Utilizzare eventuali filtri dei dispositivi che ne riducano la luminosità;
    Effettuare delle pause seguendo la regola del 20-20-20 – ogni 20 minuti, fissare un oggetto a 20 piedi (6 metri), per almeno 20 secondi;
  • Per chi indossa lenti a contatto per periodi prolungati, alternarle con gli occhiali da vista. E, quando si sceglie la lente dell’occhiale, farsi consigliare da un esperto su quali siano le caratteristiche più adatte alle proprie esigenze. E anche nel caso in cui non vi siano particolari difetti o disturbi della vista, è importante tenere in considerazione, sotto consiglio dell’oculista di fiducia, l’opportunità di indossare occhiali da riposo.


LETTURE CONSIGLIATE

  1. Miglior M.: Oftalmologia Clinica. Monduzzi Editore, 2006.
  2. Buratto L.: L’occhio, le sue malattie e le sue cure. Sprinter, 2010.

ICONOGRAFIA

Foto  tratte da: https://pixabay.com/it/