Il termine igiene (dal grego hyghiein-techn) indica l’insieme delle norme che mirano a promuovere e preservare la salute. Ad oggi, però, l’igiene oculare è spesso trascurata, nonostante gli occhi siano un habitat ad alto rischio di infezioni ed infiammazioni.
La prima barriera efficace contro le infezioni e le irritazioni sono le palpebre e le ciglia da una parte e dall’altra le lacrime che sono uno scudo protettivo in grado di “lavare” ogni sostanza o componente infettiva che cercano di aggredire l’occhio.
Le condizioni climatiche o lavorative, il buco dell’ozono, l’inquinamento in generale, creano il substrato per un’azione irritativa con produce di lacrimazione riflessa e muco.

Igiene oculare quotidiana
Qualsiasi manovra sugli occhi (applicazione lenti a contatto, instillazione di colliri, uso del trucco) prevede prima un lavaggio accurato delle mani e la rimozione di eventuali anelli.
L’azione meccanica di lavarsi il viso e anche degli occhi, non è sufficiente a rimuovere in modo completo secrezioni cutanee o di trucco. L’utilizzo di acqua e sapone è fondamentale, ma non può ritenersi esaustivo ad assicurare una pulizia efficace del margine palpebrale.
In tutti i casi in cui è necessaria un’appropriata igiene della zona perioculare potrebbe essere opportuno, al fine di lenire i disturbi e coadiuvare le terapie mediche, utilizzare specifici presidi medici che contengono componenti naturali ad azione idratante, lenitiva ed antinfiammatoria e ad azione disinfettante. Tra questi ritroviamo:
- Acido Ialuronico, presente normalmente nel corpo umano, che è una sostanza ad azione idratante e umettante ed è utile per la rimozione di residui presenti sul bordo palpebrale,
- Aloe e Calendula ad azione antinfiammatoria e cicatrizzante.
Altre sostanze di natura sintetica possono essere impiegate per le loro proprietà disinfettanti. Tra queste la Clorexidina, provvista di azione antisettica ad ampio spettro, attiva verso batteri Gram-positivi e Gram-negativi, ed anche verso miceti e protozoi, in grado di ridurre la presenza di agenti infettanti frequentemente presenti sul bordo palpebrale irritato.
È
bene assicurarsi di assumere sempre una giusta quantità di acqua, circa due
litri al giorno, al fine di mantenere un adeguato
apporto idrico. La
mancanza di quest’ultimo, infatti, comporta una riduzione della produzione di
lacrime.
Infine, soprattutto in ambienti climatizzati, sia in inverno con il riscaldamento che in estate con il
condizionamento a freddo, è opportuno utilizzare un umidificatore per evitare che
l’aria divenga troppo secca provocando irritazione oculare.
È opportuno far attenzione nell’uso di cotone o dischetti che possono comportare irritazioni dati dai microfilamenti rilasciati dal cotone e dalla superficie dei dischetti ruvida. A questo scopo è consigliabile l’uso di specifiche salviette prive di parabeni e profumi, più adatte all’igiene perioculare quotidiana. Queste salviette sono realizzate con particolare cotone che non lascia peli, sono opportunamente medicate con principi utili alla detersione ed alla cura dell’infiammazione. Sono sterili e prive di conservanti e confezionate in buste di alluminio monouso che possono essere raffreddate o riscaldate.
Le salviette vanno utilizzate sulla superficie oculare e sulle ciglia mantenendo l’occhio chiuso ed eseguendo movimenti circolari delicati non esagerando nella pressione sull’occhio. Per consentire ai principi attivi, presenti nelle salviette, di svolgere azione igienica a terapeutica, è importante eseguire la pulizia utilizzando una salvietta per ciascun occhio.
È ottimale rimuovere il trucco prima di andare a dormire. Infatti, i cosmetici della regione oculare, lasciati per lungo tempo, possono penetrare e causare infezioni ed infiammazioni. Inoltre, ciglia appesantite dal mascara, sono meno propense a proteggere gli occhi dallo sporco e dal vento.
Per i portatori di lenti a contatto è fondamentale ricordarsi di lavare le mani prima di indossare e rimuovere le LAC ed è bene utilizzare soluzioni sterile per sciacquarle e conservarle e non usare l’acqua del rubinetto.
Igiene oculare nei bambini
I bambini non hanno ancora un sistema di autodifesa naturale completamente maturo.
Alla nascita i sistemi di difesa naturali non sono ancora sviluppati e quindi il neonato è particolarmente esposto a blefariti e congiuntiviti. Pertanto, è necessario adottare la massima cautela sia nei confronti degli oggetti che toccano sia delle persone con cui vengono a contatto. I bambini considerano l’ambiente esterno come una scatola da aprire ed esplorare, ma che può essere causa di pericolo. Pertanto, portare gli oggetti in bocca e poi toccarsi gli occhi può predisporre ad irritazioni ed infezioni. In questo caso, il ruolo del genitore è quello di assicurare al bambino un ambiente pulito e provvedere ad una corretta ed accurata igiene personale ed ambientale. Quindi, l’utilizzo di salviette sterili e delicate può servire a rimuove le secrezioni mucose congiuntivali, che spesso al mattino sono presenti su palpebre e ciglia, limitando eventuali irritazioni dalla loro cute delicata.
LETTURE CONSIGLIATE
- Miglior M.: Oftalmologia Clinica. Monduzzi Editore, 2006.
- Buratto L.: L’occhio, le sue malattie e le sue cure. Sprinter, 2010.
ICONOGRAFIA
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