LA TERAPIA OMEOPATICA IN OCULISTICA (7/8)

L’occhio è continuamente sottoposto all’azione di agenti esterni irritanti quali polvere, smog, vento, allergeni, radiazioni UV, che nel tempo possono condizionarne lo stato di salute. Una corretta lubrificazione e idratazione della superficie congiuntivale è essenziale per mantenere la salute dell’occhio. Quando questa viene a mancare, i nostri occhi ne risentono.
Fra i disturbi oculari di più frequente riscontro, ci sono sicuramente la congiuntivite, la disfunzione lacrimale, comunemente detta “occhio secco”, l’abrasione corneale, le emorragie sottocongiuntivali, i calazi e gli orzaioli. Questi disturbi risultano spesso fastidiosi e possono interessare diverse tipologie di pazienti. In base alla mia esperienza, in questi casi i medicinali omeopatici rappresentano una valida opportunità terapeutica: donano un rapido sollievo, sono solitamente privi di effetti collaterali, possono essere somministrati a pazienti di tutte le età, anche ai portatori di lenti a contatto, e permettono l’uso concomitante di altre terapie farmacologiche, laddove necessario. 

La Blefarite

Per Blefarite si intende un’infiammazione acuta o cronica localizzata al bordo delle palpebre. Si può manifestare a qualsiasi età, più volte, interessando un solo occhio o entrambi. Anche se fastidiosa, la blefarite in genere non causa danni permanenti alla vista e non è contagiosa. In genere, si manifesta con i seguenti disturbi (più evidenti al mattino):

  • Bordi delle palpebre rossi e gonfi;
  • Lacrimazione eccessiva;
  • Secchezza, bruciore, prurito ed irritazione agli occhi;
  • Formazione sulle ciglia di crosticine simili a forfora.

Di solito la blefarite provoca irritazione, gonfiore e prurito a palpebre e ciglia. Per questo motivo si tende spesso, sbagliando, a strofinare con la mano la palpebra infiammata. A seconda della gravità con cui si presenta, la blefarite può determinare altri disturbi (sintomi), più o meno frequenti, quali:

  • Occhi umidi e arrossati;
  • Palpebre appiccicose, con difficoltà nell’aprire gli occhi al mattino;
  • Visione annebbiata;
  • Sensazione di sabbia o di corpo estraneo negli occhi;
  • Infiammazione estesa ad altre parti dell’occhio, in particolare alla cornea;
  • Presenza di forfora o crosticine alla base delle ciglia, con la sensazione di ciglia “croccanti” o unte;
  • Bruciore agli occhi;
  • Maggiore sensibilità alla luce (fotofobia);
  • Margini delle palpebre gonfie;
  • Sensazione di calore sul bordo palpebrale;
  • Disagio nell’utilizzo delle lenti a contatto;
  • Crescita anormale o, nei casi più gravi, caduta delle ciglia (madarosi).

La Blefarite colpisce specialmente chi soffre di congiuntivite.

In erboristeria la blefarite viene trattata con impacchi e lavaggi oculari a base di piante ricche di mucillagini e principi attivi ad azione astringente (come i tannini) ed antinfiammatoria.

Le piante medicinali ed integratori utili contro la Blefarite e la Congiuntivite sono Aloe, Malva, Eufrasia, Meliloto, Piantaggine, Camomilla, Altea:

  • Piantaggine (Plantago lanceolata L.). INFUSO: 10 grammi di foglie (taglio tisana) in 500 ml di acqua bollente; infondere per 10 minuti, filtrare, lasciare intiepidire ed utilizzare per lavaggi e impacchi.
  • Eufrasia (Euphrasia officinalis L.). DECOTTO: 10 grammi di pianta intera (taglio tisana) in 500 ml di acqua. Filtrare, lasciare intiepidire ed utilizzare per impacchi e lavaggi.
  • Meliloto (Melilotus officinalis L.). INFUSO: 5 grammi di sommità fiorite (taglio tisana) in 300 ml di acqua; infondere per 10 minuti, filtrare, lasciare intiepidire ed utilizzare per lavaggi ed impacchi.
  • Malva (Malva Silvestris L.). INFUSO: 10 grammi di Miscela di foglie, radici e i fiori freschi (taglio tisana) in 300 ml di acqua; infondere per 10 minuti, filtrare, lasciare raffreddare ed utilizzare per lavaggi ed impacchi
  • Camomilla (MatricariaRecutita, fiori) 1 cucchiaio da minestra + Eufrasia (Euphrasia officinalis, erba) 1 cucchiaio da minestra + Rosmarino (Rosmarinusofficinalis, rametti fogliati) 1 cucchiaio da minestra. Mettere in infusione per 20 minuti in un litro d’acqua e fare impacchi contro la blefarite utilizzando del cotone.

Il calazio e l’orzaiolo 
L’orzaiolo è un processo infiammatorio di origine batterica delle ghiandole di Zeiss. Si presenta come un rigonfiamento rosso, spesso è molto doloroso al minimo contatto o allo sbattere delle ciglia e si accompagna quasi costantemente alla sensazione di corpo estraneo nell’occhio.      
Si può intervenire con

  • Euphralia: per ristabilire un corretto film lacrimale e favorire la guarigione dell’orzaiolo;
  • Staphysagria: per alleviare la sensazione di sabbia negli occhi o di presenza di un corpo estraneo;
  • Belladonna; estremo arrossamento ed infiammazione.

Il calazio è un processo infiammatorio generico delle ghiandole di Meibonio che, disposte nella palpebra, contribuiscono a produrre quelle secrezioni oleose che consentono una buona lubrificazione della congiuntiva e della cornea. Ha l’aspetto di una ciste che compare sulla palpebra e non provoca dolore. La sua formazione può dipendere da costituzionalità, disordini alimentari, patologie del tratto intestinale (come la colite spastica) e stati ansiosi.
Si può intervenire con;

  • Aconitumnapellusnella fase acuta;
  • Thuya: nella fase cronica.

In entrambi i casi, la terapia può essere associata al collirio Euphralia che consente di alleviare la sintomatologia irritativa grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e decongestionanti.       

La Congiuntivite
La congiuntivite è un’infiammazione del sottile strato di tessuto, chiamato appunto congiuntiva, che copre la superficie interna delle palpebre e quella anteriore del bulbo oculare. La congiuntiva viene lubrificata dalla secrezione emessa dalle ghiandole lacrimali e ha la funzione di difendere l’occhio dai microrganismi e di proteggerlo da sostanze ed oggetti estranei.

La congiuntivite è una delle malattie oculari più comuni e può manifestarsi in forma acuta o cronica. Può colpire un solo occhio e poi estendersi ad entrambi. Può infatti essere causata da un’infezione batterica, virale o da altri microorganismi o parassiti (congiuntivite infettiva).

Può anche derivare da una reazione allergica a elementi come pollini, acari della polvere, peli di animali, farmaci (congiuntivite allergica) o dal contatto con sostanze chimiche quali saponi, cosmetici, acidi, alcali, e anche da agenti fisici di varia natura, tra cui l’esposizione eccessiva ai raggi solari e ad altre radiazioni (congiuntivite da agenti chimici e fisici).

I sintomi provocati dalla congiuntivite variano in base alle cause che hanno determinato l’infiammazione. Includono:

  • Arrossamento degli occhi (iperemia);
  • Aumento della secrezione lacrimale;
  • Sensazione di corpo estraneo negli occhi (come “sabbia”);
  • Gonfiore delle palpebre;
  • Sensibilità alla luce (fotofobia);
  • Secrezione purulenta (in particolare, nelle congiuntiviti infettive, al mattino l’occhio presenta una secrezione appiccicosa sulle ciglia, in genere di colore giallastro);
  • Prurito;
  • Dolore/fastidio agli occhi (se vi è un coinvolgimento della cornea);
  • Visione appannata o offuscata.     

La congiuntivite irritativa si manifesta spesso la cosiddetta “allergia dell’occhio urbano” o Urban Eye Allergy, caratterizzata da bruciore, prurito e irritazione della congiuntiva, dolore, lacrimazione abbondante e presenza di secrezione. I principali fattori scatenanti di questa infiammazione sono polvere, smog e fumo; altri agenti irritanti da tenere in considerazione sono il vento e il cloro delle piscine. In genere lamentano questo disturbo il 42% dei bambini. 
La congiuntivite allergica fa abitualmente parte di una sindrome allergica più ampia, ma può presentarsi da sola per contatto diretto con sostanze veicolate dall’aria. A causarla possono essere tutti fattori che possono irritare gli occhi più sensibili, provocando lacrimazione, prurito congiuntivale, iperemia, sintomi di rinite concomitante (starnuti, ostruzione nasale, prurito nasale).

Sono sempre più frequenti i casi di congiuntivite allergica da contatto, disturbo causato da una reazione di ipersensibilità ad alcune sostanze, per esempio quelle contenute nei cosmetici. Sarebbe meglio evitare i prodotti che contengono, per esempio, parabeni e derivati del petrolio che possono causare irritabilità e dermatite da contatto. Se ci si strucca in maniera frettolosa, i residui di trucco possono causare irritazioni della congiuntiva che, se non opportunamente curate, possono portare a infiammazioni e infezioni batteriche. Una buona abitudine è quella di detergere sempre gli occhi a fine giornata, rimuovendo trucco e impurità con uno struccante occhi delicato.      
In caso di congiuntivite irritativa e/o allergica si consiglia il collirio omeopatico Euphralia per un immediato sollievo all’occhio.

Oltre a Euphralia, chi soffre di congiuntivite può utilizzare anche alcuni medicinali a nome comune:     

  • Apis mellifica: indicato se sono presenti secrezione congiuntivale, edema e gonfiore palpebrale e se il paziente lamenta dolore oculare pungente e bruciante e sensazione di miglioramento con applicazioni fredde.
  • Aconitumnapellus: utile se l’arrossamento oculare compare all’improvviso e si sviluppa rapidamente e se il paziente lamenta anche dolori oculari e un peggioramento dei sintomi a seguito di un’esposizione al vento o per un colpo d’aria.

           
LETTURE CONSIGLIATE

  1. http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id3616&area=farmacia&menu=med
  2. A. Bruni, M. Nicoletti Dizionario ragionato di erboristeria e di fitoterapia – Piccin Ed. 2003
  3. E. Campanini: Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, 3°ed Tecniche nuove Ed. 2012
  4.  R. Dujany :Manuale pratico di omeopatia familiare e d’urgenza – Red Ed. 2004
  5. D. Demarque, J. Jouanny, B. Poitevin, V. Saint  Jean : Farmacologia e materia medica omeopatica – Tecniche Nuove Ed. 1999
  6. Max Tétau: La materia medica omeopatica clinica e associazioni bioterapiche – IPSA Ed. 2007

ICONOGRAFIA

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