Luteina e Zeaxantina
La retina svolge nell’occhio una funzione molto importante: trasformare le immagini in impulsi nervosi per poi inviarli al cervello per la definitiva decodificazione visiva. Ciò è reso possibile grazie alla presenza di specifici fotorecettori (Coni), posti in una regione retinica detta Macula Lutea e deputati alla visione dei dettagli e dei colori. Il cuore della macula, la Fovea è fittissima di coni ed ha bisogno di nutrirsi perennemente di due importanti carotenoidi, Luteina e Zeaxantina che, durante il normale processo fotochimico della visione, vengono demoliti per effetto dei radicali liberi. La continua disponibilità di questi due specifici carotenoidi permette anche un veloce adattamento quando si passa dal buio alla luce intensa, riducendo al minimo l’abbagliamento. Questa riserva può ridursi con conseguente allungamento del periodo di adattamento alla luce a causa dello stress visivo e/o da un esubero della produzione di radicali liberi.
La luteina e la zeaxantina appartengono alla famiglia delle xantofille. Quest’ultime si accumulano nei tessuti umani e specialmente nel cristallino e nella macula e sono capaci di filtrare la radiazione a bassa lunghezza d’onda (luce blu) che ritenuta nociva per la vista.
L’azione antiossidante delle xantofille spiega la riduzione dell’incidenza della cataratta, in quanto il danno ossidativo del cristallino è alla base del meccanismo patogenetico di questa malattia.
La luteina
La luteina protegge gli occhi e la pelle, entrambe strutture a diretto contatto con l’ambiente esterno, dall’azione dei raggi UV. Il suo pigmento giallo riesce a bloccare la luce azzurra naturale, che non viene quindi assorbita dai tessuti. La macula contiene una quantità elevata di luteina, riducendo anche il rischio dell’insorgenza della DMLE.
A livello cutaneo, la luteina è un potente antiossidante, che aiuta a ridurre l’infiammazione e il rossore sulla pelle dopo esposizione prolungata ai raggi solari ed aiuta a prevenire la comparsa del cancro. La luteina è presente anche a livello del seno e della cervice uterina, pertanto agisce anche come un efficace antitumorale per il tumore al seno e all’utero. Un altro aspetto benefico della luteina è la capacità di rinforzare il sistema cardiovascolare, aiutando a prevenire disturbi come l’arteriosclerosi.
La quantità giornaliera utile da introdurre è di 6 milligrammi (mg). La quantità di luteina che favorisce l’aumento dell’acuità visiva è pari a 12 mg. Secondo l’Associazione Americana per la DMLE, i seguenti cibi sono le migliori fonti naturali di luteina:
- Cavolo verza
- Cime di rapa
- Cavolo nero
- Spinaci
- Broccoli
- Cavolini di Bruxelles
- Granoturco
- Taccole
- Uova
- Arancia
- Papaia
- Kiwi
- Pesche
- Zafferano.
Al momento non esiste una raccomandazione generale per il consumo. Tuttavia, la maggior parte degli studi mostra che i benefici sono migliori quando si consumano giornalmente 10 mg o più di luteina (insieme a circa 2 mg di zeaxantina).
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, la luteina sembra non essere tossico e quindi sicuro per il consumo in dosi relativamente alte. È stata utilizzata, da persone adulte, in dosaggi fino a 15 mg giornalieri per un lasso di tempo di due anni senza nessun effetto collaterale grave. Non c’è alcuna precauzione particolare da prendere per donne gravide o in fase di allattamento. Tuttavia, se incinte, è buona condotta generale, parlare con il proprio medico curante prima di iniziare un qualsiasi trattamento con integratori.
La zeaxantina
La zeaxantina è uno stereoisomero della luteina. Un recente studio ha dimostrato che la supplementazione di zeaxantina è in grado di far aumentare le concentrazioni plasmatiche di luteina.
Ha anch’essa una potente azione antiossidante contro i radicali liberi ed esplica effetti protettivi nei confronti di malattie cardiovascolari, tumori e malattie cutanee.
Recenti studi hanno dimostrato che la zeaxantina, come la luteina, svolge, a livello dell’occhio, un importante ruolo protettivo contro i danni provocati dalla luce blu, aiutando a prevenire, rallentare e addirittura alleviare i sintomi della cataratta e soprattutto della DMLE.
È contenuta soprattutto nei peperoni rossi e nel grano, ma anche nel tuorlo dell’uovo e nelle arance e si trova in maggiori percentuali nei cibi vegetali quali spinaci, broccoli, radicchio rosso, piselli verdi, crescione. Come la luteina, va introdotta con la dieta in dosi pari a 3-4 mg al giorno.
Il licopene
Il licopene appartiene al gruppo dei carotenoidi, una famiglia di composti presenti in molte specie di frutta e vegetali. I carotenoidi presenti in natura sono oltre 600; di questi solo 20 sono stati trovati nel sangue e nei tessuti umani.
Il licopene è il colorante rosso presente principalmente nel pomodoro e nei prodotti da esso derivati (salse, sughi, concentrati), ed è caratterizzato da un’energica attività antiossidante. Il contenuto di licopene nelle bacche di pomodoro dipende dalla varietà e dal suo grado di maturazione. Pomodori maturi possono contenere 30-100 mg di licopene per kg di prodotto fresco. È stato calcolato, infatti, che in pomodori rossi e maturi sono presenti 50 mg/kg di licopene, mentre la concentrazione scende a 5 mg/kg nelle varietà gialle. Altre fonti naturali di licopene sono meloni, guava e pompelmi rosa.
Il licopene è il carotenoide predominante nel plasma umano, in cui le concentrazioni variano da 0.22 a 1.06 nmoli/ml. La distribuzione nei tessuti corporei non è uniforme ma correlata alla presenza di lipidi: il licopene è più abbondante nel tessuto adiposo, nei testicoli e nel liquido seminale, nelle ghiandole surrenali, nel fegato, nella prostata e nella mammella.
Essendo il licopene una sostanza lipofila, il suo assorbimento è correlato alla presenza di grassi nella dieta. La cottura dei cibi può aumentarne la biodisponibilità grazie alla dissociazione dei complessi proteici in cui è incorporato o per la dispersione degli aggregati cristallini di carotenoidi. Nell’intestino, in presenza degli acidi biliari, il licopene è solubilizzato, incorporato in micelle e assorbito dalla mucosa per trasporto passivo.
La somministrazione di licopene con la dieta incrementa la sua concentrazione nel plasma ed il potenziale antiossidante totale dell’organismo e quindi è utilissimo sia nell’insorgenza della cataratta, nella degenerazione del vitreo che nella DMLE.
LETTURE CONSIGLIATE
- Buratto L.: L’occhio, le sue malattie e le sue cure. Sprinter, 2010.
- Frezzotti R., Guerra R.: Oftalmologia essenziale. CEA Editore, 2006.
- Linea Guida per una sana alimentazione italiana: Istituto Nazionale della Nutrizione, 1988.
ICONOGRAFIA
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