L’anatomia dell’occhio.

Il bulbo oculare è un organo dall’aspetto sferoidale ed è lungo circa 24 mm nel senso antero-posteriore e ha un peso medio di 7.5 grammi.

Esso è costituito da tre tuniche o membrane e contiene, nel suo interno, tre camere.

La tunica più esterna si chiama tunica fibrosa ed è formata dalla cornea e dalla sclera, quella intermedia (tunica vascolare) dall’iride, dal corpo ciliare e dalla coroide, mentre quella più interna dalla retina.

Le tre camere oculari sono costituite dalla camera anteriore che contiene l’umor acqueo e dalla camera posteriore dove viene prodotto l’umor acqueo e dalla camera vitrea che contiene il corpo vitreo.

La cornea e la sclera si comportano come un guscio di notevole consistenza, dotate di proprietà elastiche e viscoelastiche.

La cornea è formata da cinque strati (epitelio, membrana di Bowman, stroma, membrana di Descemet ed endotelio). Essa appare trasparente e si continua, nella zona di transizione limbare, con il tessuto connettivo sclerale. La cornea contiene il 75% di acqua e, nonostante esista all’interno dell’occhio una pressione di 14-18 mmHg, mantiene questa trasparenza grazie all’attività metabolica dell’endotelio.

La sclera invece, è una membrana fibrosa con una funzione prettamente meccanica, dura ed opaca, di colore bianco. Costituisce i 5/6 di tutto il guscio oculare. Le fibre, che la compongono, hanno un decorso circolare e sono costituite da fasci connettivi di spessore variabile: la loro disposizione complessa è importante per l’elasticità e l’estensibilità.

Il cristallino è costituito da una sostanza trasparente e molto elastica, è composto da tre strati concentrici, di cui i due esterni, che sono, dall’esterno all’interno, rispettivamente la capsulae la zona corticale, circondano a mo’ di guscio, la parte più interna, quale il nucleo.

Il cristallino, nel suo complesso, ha la forma di una lente biconvessacon curvatura maggiore nella faccia posteriore.

L’uvea rappresenta lo strato intermedio e si distingue in tre settori: iride, corpo ciliare e coroide.

L’iride e la pupilla agiscono insieme come il sistema di apertura della fotocamera.
L’iride è un sottile diaframma visibile attraverso la cornea come un disco colorato con un foro nero al centro (la pupilla). Il suo diametro è di circa 12 mm. Esso è posto tra la cornea ed il cristallino e consente di controllare la quantità di luce che passa attraverso l’occhio di modo che l’occhio stesso possa lavorare bene in una grande varietà di condizioni di visibilità, dalla quasi totale oscurità alla luce forte.

In condizioni ordinarie la pupilla appare nera, in quanto la radiazione che raggiunge il fondo dell’occhio osservato non torna indietro e quindi non è captabile dall’occhio dell’osservatore (foto 4).

Il corpo ciliare, invece, è una struttura costituita dal muscolo ciliaree da particolari formazioni che rassomigliano a creste, i processi ciliari.

La coroide è disposta al di sotto della sclera ed è ricchissima di vasi sanguigni che servono a nutrire la membrana oculare più interna: la retina. La coroide è costituita inoltre da fibre connettivali e da cellule ripiene di un pigmento nerastro, i melanociti, che contribuiscono a mantenere la necessaria oscurità nella “camera oscura” dentro l’occhio. Non per nulla questa membrana è anche detta uvea per il suo colore simile alla buccia dell’uva nera (foto 1).

BIBLIOGRAFIA

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